Libertà assoluta

Libertà assoluta
E’ una recentissima scoperta: il nudismo!
Sotto ferragosto io e il mio uomo, un po’ stanchi della nostra solita spiaggia, pugliese come noi (bellissima, mare meraviglioso, ma troppi bambini per i nostri gusti), ci mettiamo in macchina alla ricerca di qualcosa di diverso sempre nei paraggi.
Oltrepassiamo il paese, dirigendoci qualche chilometro verso sud, e infiliamo una stradina sterrata che conduce al mare.
Fermo la macchina in un piccolo parcheggio e ci affacciamo sulla spiaggia: oddio più che una spiaggia è uno strapiombo terrificante in un mare indimenticabile con tanto di calette e grotte, non sembra nemmeno di stare in Italia, sembra la Grecia, anzi anche meglio.
Mi accorgo subito (sono un po’ miope, ma non certo cieco) che la totalità dei bagnanti è di sesso maschile, anche perché la maggior parte di essi non faceva nulla, ma proprio nulla, per nasconderlo…. insomma erano nudi come mamma li aveva fatti ed alcuni erano in atteggiamenti inequivocabili tra loro!
Io sono imbarazzatissimo, il mio ragazzo mi aveva sempre dimostrato provar fastidio per certi esibizioni pubblici della propria sessualità che, diciamo la verità, un po’ caratterizzano il nostro modo di vivere, e anch’io non trovo edificante l’ostentazione eccessiva (da gay pride, per intenderci).
Per quel giorno ci basto’ così, ci rimettemmo in macchina e andammo via.
Credevo che non ci saremmo mai tornati, almeno in coppia (io sono fedele, fedelissimo, ma la curiosità era troppa!!!).
Nel pomeriggio facciamo l’amore e alla fine, sorprendendomi, mi dice: “perché non andiamo là domani al mare?” Io gli rispondo: “come vuoi, se ti fa piacere ci andiamo, io ci voglio andare per un motivo soltanto, così se mi scappa di darti un bacio o di accarezzarti la pelle lo posso fare liberamente, senza paura di essere visti e giudicati” (ed era la pura verità!!!).
La mattina dopo ci andiamo, troviamo, dopo qualche peripezia, un posticino tranquillo e, incredibile a dirsi, dal quale l’accesso al mare non era affare da scalatori dell’Everest.
Si spoglia, si toglie anche il costume: sbalordito gli faccio: “ma sei matto? che cazzo fai? io un po’ mi vergogno! e poi abbiamo il culo bianchissimo, non è che ci scottiamo? (scusa evidentissima)”.
Si mette a ridere, allora capisco che è il caso che rimanga nudo anch’io.
Lo faccio pensando ad una sola cosa: io che nell’adolescenza ero così timido e frenato che non l’avrei mostrato nemmeno a mio fratello, ora mi trovo cazzo al vento, al mare, in mezzo a (non troppe, per la verità) altre persone nude come me!
Da allora ci vado quasi tutti i giorni, in coppia, ma anche da solo (lo ammetto): se vi capita, provatela, è una sensazione fantastica di libertà assoluta, di contatto integrale con la natura, che – e questo mi ha davvero sorpreso – non ha nulla a che fare col sesso.
Nonostante che qualche guardone (che meschinità) non manchi, che guardi pure: se la vista del mio cazzo (per giunta moscio) basta per farlo arrapare, vuol dire che avrò fatto la mia buona azione quotidiana!

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