LA MIA FAMIGLIA……APERTA – Capitolo 12

LA MIA FAMIGLIA……APERTA – Capitolo 12

Mio padre scopa mia sorella Claudia

Cosi’ la sua fichetta era tutta in vista. Mio padre prese il cazzo ancora duro e lo appoggio’ tra le sue grandi labbra, poi spinse.
Claudia emise un gridolino mentre mio padre cominciava a pomparle la fica.
Tirai fuori il cazzo dai miei pantaloni e cominciai a masturbarmi.
Mio padre pompava e Claudia con le gambe all’aria sentiva quel cazzo prepotente squassarle la fichetta e godeva. Venne una prima volta dopo un paio di minuti, mentre mio padre che aveva goduto prima era ancora in azione. La sentii gridare mentre mio padre le tappava la bocca con la mano sinistra e continuava a pomparle dentro, poi lui le chiese:
– Piccola, non hai ancora avuto le mestruazioni vero? –
– No – rispose lei – Mi puoi venire dentro papi!
In quel momento sborrai sulla porta, poi sentii il mugolio sommesso di mio padre ed i gridolini di gioia di Laura che stava ricevendo la sua dose massiccia di sperma nella sua fichetta.
Mio padre continuava a pompare mentre io venivo di nuovo sentendo lo sciacquettio del cazzo nella fica da cui uscivano rivoli di sborra.
Mio padre si accascio su Claudlia e le rimase dentro per qualche minuto, poi il cazzo ormai moscio scivolo fuori simile ad un tappo di champagne e Laura rimase sdraiata con le gambe aperte.
Mio padre le diede un bacio in bocca ed usci.
Feci appena in tempo a nascondermi dietro il corridoio, altrimenti mi avrebbe visto. Papa’ rientro in camera da letto e si mise a letto.
Io tornai davanti alla porta, mia sorella era ancora li con le gambe aperte, non potei resistere.
Entrai, mi inginocchiai davanti a lei e cominciai a leccarle la fica.
Il sapore aspro dello sperma di mio padre mi stimolava e il cazzo mi venne duro di nuovo.
Spensi la piccola luce della abatjour, afferrai mia sorella sotto il culo e la girai supina, le aprii le gambe, mentre rivoli di sborra continuavano ad uscire dalla sua fichetta.
Le aprii bene le cosce e glielo infilai dentro, cominciando a pompare.
Lei si riebbe un attimo, ma era nel dormiveglia.
– Papino, ancora non ti basta? Fammi dormire un po’! – disse
Io mi avvicinai a lei, la bacia sul collo, le sussurrai qualcosa all’orecchio tenendola ben ferma in modo che non si voltasse.
Lei emise un risolino e inarco’ il culetto spingendo all’indietro dicendo: – Papino ma e’ piu’ grosso ora di prima! – e rise.
In quel momento venni. Le riempii di nuovo la fica di sborra.
Sfilai il cazzo dalla sua fica e lo pulii per bene tra le sue cosce. Lei dormiva, la lasciai cosi’ e me ne tornai a letto.
(continua)

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