Le intime confessioni di un marito cornuto II part

Le intime confessioni di un marito cornuto II part
Prosegue dal racconto precedente…
continuavo a guardare il corpo nudo di mia moglie mentre dormiva appoggiata al corpo del suo amante e la mia mente vagava nei ricordi del lungo percorso che ci aveva portati sino a qui. Quella sera finalmente riuscii a liberarmi dal peso che mi portavo da tempo, potendo confidare alla mia sposa quel desiderio così inconfessabile, immorale e degradante di vederla tra le braccia di un altro. Giocammo tutta la notte, la montavo con un vigore del tutto nuovo, sussurrandole all’orecchio che l’avrei lasciata libera di farmi cornuto con chiunque desiderasse, mentre mi muovevo dentro di lei le infilavo un dito in bocca dicendole: pensa se invece del mio dito ci fosse il cazzo di un altro in questo momento. Debbo dire che il torpiloquio faceva un certo effetto anche su di lei, sentendola bagnata e assolutamente partecipe. Tuttavia il giorno seguente quando intavolai il discorso introducendo l’argomento corna, lei mi rispose freddamente che non le piaceva parlare di quelle cose fuori dal letto, che era stata la fantasia di una notte, ma che dovevo togliermi dalla mente che avrebbe fatto certe cose, punto. Per un certo tempo continuammo a fantasticare su altri uomini solo durante i nostri amplessi, ma a me non bastava, avevo il tarlo che mi lavorava dentro che mi portava a desiderare con tutte le mie forze di spingerla tra le braccia di qualcuno. Così cambiai strategia, puntai sul nostro amico separato con il quale avevamo entrambi una bella amicizia e che lei apprezzava molto soprattutto perché la faceva ridere e divertire quando eravamo assieme, e sapendolo libero da impegni sentimentali non avrei rovinato con il mio piano altre famiglie (a parte la mia). Intensificai la relazione invitandolo spessissimo a casa nostra per cena, oppure a guardare le partite infrasettimanali. Con il tempo eravamo diventati un trio quasi fisso di amici. Contemporaneamente mi lavoravo Teresa parlandole molto spesso di lui tessendone le lodi e soprattutto spingendo sul delicato tasto dei problemi che aveva con la ex moglie. Spesso poi organizzavo di rimanere senza sigarette proprio le sere in cui era da noi per avere la scusa di lasciarli soli in casa per un po’. Naturalmente lo introdussi gradatamente anche nelle nostre fantasie sessuali quando scopavamo, in quei momenti mi infoiavo in modo incredibile, mentre Teresa non gradiva molto che parlassimo proprio di lui. Il botto avvenne una notte quando durante i preliminari e le mie consuete e insistenti richieste di essere tradito lei mi disse in tono stranamente serio: -devo dirti una cosa. Ricordo come fosse ora, il cuore cominciò a battermi all’impazzata, eravamo nudi sul nostro letto, e il ventre mi formicolava dall’emozione, temevo e contemporaneamente desideravo di avere intuito ciò che mi voleva dire. Di colpo si pentì di aver cominciato il discorso e mi disse –no niente continuiamo quello che stavamo facendo, ma io ero curioso ed eccitatissimo e la incalzai, Teresa mi fece promettere che non mi sarei incazzato con lei e che in fondo la colpa era anche mia. La tranquillizzai che qualunque cosa fosse successa io l’amavo immensamente, non avrai mica sbattuto la macchina dissi scherzando. Dopo un estenuante silenzio mi disse: -ieri è venuto Paolo a trovarmi, mentre eri via, abbiamo chiacchierato un po’…e quindi? Chiesi. -E quindi mentre stava per andare via mi ha detto che provava qualcosa di strano per me. E tu? –Gli ho risposto IDEM, allora lui mi cinto i fianchi e mi ha baciata, ed io non ho saputo dire di no. Adesso sarai arrabbiato, ma lo sai che la colpa è anche tua. Chiesi se oltre al bacio avevano fatto anche qualcos’altro, lei abbassò il capo e disse impercettibilmente –Sì. Eccitatissimo chiesi: -ma dove qui in salotto? Lei rispose: -No siamo andati in camera nostra. Era fatta, avevo vinto, la baciai sulle guance sulla fronte rasserenandola dicendole che non ero arrabbiato e che mi aveva reso felice ci abbracciammo con un trasporto che provavo solo ai primi tempi di quando eravamo innamorati. Fu come un click, da quel momento la nostra vita coniugale cambiò per sempre, non continuammo quella sera a fare l’amore ma ci addormentammo stretti stretti come due fidanzatini. Nulla fu più come prima, il mattino seguente al risveglio avevo un sapore amaro in bocca, avevo ottenuto il mio scopo eppure ero un po’ triste e anche un po’ preoccupato del fatto che Teresa mi aveva confessato di essersi innamorata di Paolo, non c’era stato solo sesso tra loro come speravo io, ma qualcosa in più, solo una sega liberatoria mi fece uscire da quello stato, ma vi assicuro che l’orgasmo provato immaginandoli nel mio letto è stato più intenso di qualsiasi scopata fatta finora. Anche Teresa cambiò sentimenti nei miei confronti trasformando il suo amore per me in un misto di affetto e compassione. Fu un periodo strano quello fatto di emozioni contrastanti da parte mia, mentre loro continuarono ad incontrarsi, ma da soli questa volta. Teresa imparò un po’ alla volta a trattarmi da cornuto sapendo che in cambio riceveva il mio consenso ad incontrarsi con il suo amante, nacque così una nuova complicità tra di noi.
….continua

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